Il Kinesio Tape è stato inventato dal chiropratico e agopuntore giapponese Dr. Kenzo Kase, che ha cercato di assistere il corpo per mezzo di un processo di guarigione naturale del tessuto traumatizzato.
Inizia con un elastico chiamato “Athletic tape” che provvede ad un sostegno delle strutture, ma il Dr. Kase voleva usare un materiale che fosse simile in elasticità alla pelle o ai muscoli.
Nel 1973 il Dr. Kase sviluppò un proprio tape (il “Kinesio Tex”) e il metodo Kinesio Taping.
Nel 1988 la tecnica Kinesio Taping ha ottenuto una divulgazione mondiale quando fu usata da atleti giapponesi alle Olimpiadi di Seoul.
La tecnica fu successivamente divulgata negli USA, e nel 1998 fu introdotto in Europa.
Quali sono i principi di funzionamento del kinesio tape?
Il kinesio taping è costituito da un nastro di cotone di pochi millimetri di spessore, con adesivo acrilico protetto da un liner di carta removibile.
Esso è privo di sostanze medicinali e il funzionamento è garantito dalle sue capacità elastiche e alla struttura ondulatoria delle fibre.
Il nastro si presenta già ad una tensione del 10% su carta e presenta una elasticità sovrapponibile a quella cutanea pari al 40%. Si estende solo in lunghezza (e non in larghezza) ed è resistente all’acqua.
Si applica sulla cute con diverse metodologie che dipendono dall’effetto terapeutico che si desidera ottenere, infatti in base alla posizione, alla direzione e alla tensione si può lavorare su tutto il sistema muscolo-scheletrico.
L’ applicazione insieme ai movimenti del corpo produce micro-movimenti del nastro che stimolano i recettori cutanei e quelli degli strati sottostanti inviando stimoli esterocettivi e propriocettivi a livello del sistema nervoso determinando una risposta riflessa.
Come si esegue l'applicazione del kinesio tape?
Possiamo distinguere 4 tecniche diverse, che agiscono su 4 livelli diversi da cui prendono il nome:
- MUSCOLARE, suddivisa in tecnica inibitoria e tecnica facilitante
- ARTICOLARE
- LINFODRENANTE
- TECNICA PER CREARE DECOMPRESSIONE
Come detto precedentemente, a seconda di come si posiziona il paziente, alla tensione e direzione che si dà al nastro si possono ottenere diversi risultati.

Tecnica muscolare
Per la tecnica muscolare inibitoria utilizzerò il nastro in modo da produrre uno stimolo di allungamento a livello sia cutaneo sia sottocutaneo, aumentando così l’elasticità della cute e ripristinando una normale estensione del muscolo e del tendine.
Quest’ azione sommata all’azione delle pliche cutanee sulle articolazioni e sui percorsi muscolari e tendinei, determina una forza decompressiva diretta verso l’esterno.
Come conseguenza si ha un miglioramento dell’estensione mucolare, della fascia connettivale e della cute e un aumento degli spazi interstiziali che riduce la compressione cutanea e sottocutanea.
Questa tecnica è utile in casi in cui il muscolo si presenta ipertonico, fortemente contratto.
Al contrario, la tecnica muscolare facilitante viene utilizzata per quella muscolatura che presenta ipotonicità, indebolimento e mancata forza applicando il nastro con un’altra direzione e tensione. In questo modo si produce uno stimolo di accorciamento sia a livello cutaneo sia sottocutaneo, creando così una forza compressiva diretta verso l’interno.
Come conseguenza si ha miglioramento della contrazione muscolare e dei tendini.
Tecnica articolare per l'applicazione del kinesio tape
Per quanto riguarda la tecnica articolare, il nastro viene applicato in modo da dare una sensazione di sostegno. Si stimolano i meccanocettori per pre-attivarli durante il movimento, impedendo un iperallungamento e contendo l’ipermobilità senza limitare la meccanica bensì dando uno stimolo contenitivo.
Offre per cui uno stimolo propriocettivo poiché aiuta a mantenere in posizione corretta le articolazioni e aumenta la percezione di stabilità sulla meccanica articolare.
Tecnica linfodrenante
La tecnica linfodrenante, è utilizzata per tutte quelle problematiche, traumatiche o no, dove si presenta un ristagno di linfa o liquido interstiziale, con o meno presenza di sangue, ovvero laddove ci sia del gonfiore.
Il nastro applicato sopra la zona di congestione e sul percorso linfatico svolge un’azione di normalizzazione della pressione idrostatica e osmotica, dando una corretta pressione sui vasi sanguigni e linfatici, favorendo così il drenaggio linfatico e la circolazione sanguigna.
Il nastro esercita un drenaggio continuo per tutto il tempo di applicazione andando a ridurre l’edema e il gonfiore localizzato.
Tecnica per creare decompressione
L’ultima tecnica viene utilizzata sui tessuti che presentano aderenze, come le cicatrici e compressione, come i triggerpoints.
Con questa tecnica si solleva la cute al di sopra della zona dolente, dell’infiammazione o della cicatrice per ridurre l’ipersensibilità dei recettori, creando decompressione di conseguenza si riduce lo stimolo dolorifico.
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Dove si applica il kinesio tape?
Vedendo le tecniche di applicazione si può dedurre che il kinesio tape è utilizzabile su gran parte del nostro sistema tegumentario. Ovvio è però che non tutta la superficie cutanea sia predisposta per sopportarlo.
È importante comunque che la pelle sia pulita e asciutta, che sia priva di peli e che non presenti problematiche come quelle che vedremo dopo.
Quali sono i benefici del kinesio taping?
I benefici di questa terapia sono molteplici perché agisce su diversi livelli, tra cui:
SENSITIVO
- Stimolazione dei recettori cutanei, muscolari e articolari
- Controllo dello stimolo doloroso
MUSCOLARE:
- Ripristino del giusto tono muscolare
- Riduzione della fatica muscolare
- Aumento della contrattilità del muscolo
LINFATICO E SANGUIGNO
- Riduzione della flogosi locale
- Aumento della circolazione sanguigna
- Miglioramento del drenaggio linfatico
ARTICOLARE
- Stabilizzazione a livello fasciale
- Aumento del ROM
- Riduzione del dolore
Complicazioni ed effetti collaterali
Come dicevamo prima, non a tutti è possibile applicare il kinesio. Infatti non è indicato per:
soggetti con pelle sensibile, con problemi dermatologici, reumatici (ad es. Psoriasi), nell’immediato post-operatorio, ferite aperte.
Inoltre bisogna tener presente che in ognuno di noi, ci sono zone delicate, come il cavo ascellare, l’inguine e la zona poplitea, dove se applicato il kinesio, può dare irritazione, rossore e prurito, nonostante la colla sia ipoallergenica, in tal caso bisogna evitare di applicarlo.
Conclusioni
In conclusione, questo materiale brevettato dal dottor Kase, è un valido aiuto per il nostro lavoro. Applicato dopo un trattamento manuale è come se lui andasse avanti a lavorare sui tessuti come noi stavamo facendo con le mani.
Personalmente trovo che sia un ottimo alleato, utilizzabile a 360 gradi, in ogni campo, dal post-operatorio allo sportivo, dal paziente con problematiche dalle più semplici alle più complesse.
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