Ginnastica Posturale: cos’è a cosa serve e quando farla?




Il sistema posturale è un insieme molto complesso, che vede coinvolte strutture del sistema nervoso centrale e periferico, soprattutto l‘occhio, il piede, il sistema cutaneo, i muscoli, le articolazioni; in particolare sistema nervoso centrale utilizza le informazioni provenienti da queste strutture per avere la consapevolezza della posizione del corpo nello spazio.

É comune che il sistema posturale, direttamente legato alla singola ed individuale storia di ognuno di noi, con il passare del tempo vada incontro a modificazioni e problematiche.

In un primo momento, il “sistema” cercherà di compensare in qualche modo ( possiamo ad esempio notare una spalla più alta, rotazioni del bacino, atteggiamenti scoliotici, vizi di appoggio plantare, testa inclinata etc.) fino a quando ne avrà la possibilità.
In un secondo momento, invece, quando le capacità compensatorie dell’organismo si interromperanno, compariranno le prime problematiche più comuni come cefalee, cervicalgie, nevralgie, difetti di masticazione e dell’occlusione dentale, lombalgie, dolori articolari ma anche disturbi meno noti ad esempio difficoltà a guidare la notte o di concentrazione nella lettura: tutte situazioni che complicano e condizionano notevolmente la vita quotidiana e, di conseguenza, la nostra psiche.

É fondamentale quindi agire ai vari livelli ed in un tempo adeguato, attraverso una collaborazione coordinata con altri professionisti, per correggere e tentare una riprogrammazione di questo “sistema”.

Da qui l’importanza della ginnastica posturale che viene considerata come disciplina essenziale in quanto è efficace.

A cosa serve la ginnastica posturale?

La Ginnastica posturale si è dimostrata la metodica più efficace e duratura nel trattamento dei dolori vertebrali questo perché mira ad educare il paziente e lo rende attivo protagonista del suo trattamento. Egli che è la prima persona interessata dal dolore diventa anche il primo responsabile.

Costruendo, quindi, un programma che mira innanzitutto a ridurre il dolore, si pone in una seconda fase come obiettivo l’eliminazione dei fattori di rischio che provocano la maggior parte dei dolori vertebrali che sono: posture e movimenti scorretti, stress psicologici, forma fisica scadente, sovrappeso, obesità, abuso di caffeina, nicotina e insufficiente conoscenza della colonna vertebrale. La progressione del lavoro viene articolata su più cardini:

  • Ginnastica preventiva, antalgica e rieducativa
  • Utilizzo corretto della colonna vertebrale
  • Tecniche di rilassamento
  • Alimentazione e stile di vita
  • Consuetudine all’attività Motoria

Come si pratica la ginnastica posturale:

La Ginnastica preventiva, antalgica e rieducativa consiste in:

  • esercizi di educazione respiratoria;
  • esercizi di educazione posturale;
  • esercizi antalgici ed esercizi per decomprimere i dischi intervertebrali;
  • esercizi di mobilizzazione e di allungamento muscolare;
  • esercizi di potenziamento e di stabilizzazione del rachide.
  • esercizi di equilibrio e di coordinazione.

In ogni seduta, quindi, si cercherà di inserire qualche esercizio appartenente ad ognuna di queste categorie.

Uso corretto della colonna vertebrale. È l’obiettivo fondamentale della ginnastica posturale; esso può essere gradualmente raggiunto e consolidato grazie alle informazioni ricevute e alle capacità acquisite con gli esercizi. Coloro che prendono parte ad un corso solitamente imparano a difendere la loro colonna vertebrale:

  • scegliendo sempre le posizioni e i movimenti che provocano minore pressione sui dischi;
  • mantenendo le curve fisiologiche, grazie anche ai giusti sussidi ergonomici;
  • cambiando frequentemente di posizione.

Tecniche di rilassamento. Costituiscono un cardine fondamentale visto che l’ansia, la tensione e gli stress psicologici sono fra le cause più importanti dei dolori vertebrali. Vengono date le indicazioni specifiche all’insegnante e vengono descritti gli strumenti utili per agevolare le tecniche di rilassamento.

Alimentazione e stile di vita. Per completare l’azione preventiva sui fattori di rischio è importante che l’allievo  acquisisca delle sane consuetudini alimentari e un adeguato stile di vita che comprende anche una regolare attività motoria. Questo cardine costituisce il completamento di tutto il programma. Il conseguimento di questo obiettivo indica che il soggetto è riuscito non solo a eliminare il dolore, ma anche le limitazioni conseguenti al dolore che spesso favoriscono abitudini di vita sedentarie.

Gli obiettivi che ci prefiggiamo di raggiungere con l’attività motoria sono la consuetudine ad eseguire gli esercizi di ginnastica nella quotidianità e a praticare un’ idonea attività motoria, ricreativa o sportiva, preferibilmente in ambiente naturale, all’aria aperta.

ginnastica posturale esercizi

si può fare ginnastica posturale in gravidanza?

Durante la gestazione bisogna tenere presente che l’atteggiamento posturale cambia: il feto aumenta di volume con conseguente sbilanciamento del baricentro in avanti. Questa è la causa di una serie di compensi: si nota una iperlordosi lombare, le anche tendono a ruotare internamente, le ginocchia a valgizzare (ginocchia a X) e i piedi a pronare (piedi piatti).

Inoltre, i muscoli addominali perdono forza, i legamenti del bacino si rilassano e si registra una generale instabilità del tronco superiore.

Tutto ciò porta a fastididolori percepiti soprattutto a livello della schiena e delle spalle.

ginnastica posturale gravidanza

Per questi motivi è fortemente consigliata la ginnastica posturale in gravidanza: una ginnastica dolce, in generale adatta a tutti a meno di specifiche controindicazioni mediche, e caratterizzata da strategie e tecniche di respirazione e rilassamento, tese a migliorare la percezione di benessere fisico

Con questo tipo di attività, infatti si ottiene un’attivazione e reclutamento di un po’ tutta la muscolatura, in particolare le pareti addominali che sostengono il tratto lombare, neutralizzando così il dolore lombare.

 Si va, inoltre, ad Agire sull’apparato scheletrico, con esercizi di decompressione e stretching che hanno come obiettivo il mantenimento fisiologico degli spazi intervertebrali e delle curve della colonna  

In più è utile per prevenire i disturbi muscolari legati all’aumento di peso e al cambiamento di postura, minori gonfiori degli arti e minori dolori alla schiena.

È fondamentale, in un periodo così delicato, affidarsi a personale specializzato che vi saprà fornire in ogni seduta istruzioni per una ginnastica dolce combinata con attività di rilassamento e respirazione.

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Conclusioni

È importante tenere presente che I metodi tradizionali di rieducazione e di ginnastica posturale proposti da Williams, Cailliet e Charrière, vengono completati con l’apporto dei moderni metodi di chinesiterapia: terapia meccanica di Mckenzie, metodo Feldenkrais, metodo Mézières, Rieducazione posturale globale di Souchard, Recupero Funzionale, Meccanismo protettivo lombare, Rieducazione propriocettiva, Idrochinesiterapia, Bioenergetica.

Tanti autori, tanti metodi, tante teorie: gli autori che li hanno proposti meritano attenzione perché hanno dedicato il loro studio e il loro lavoro al trattamento dei dolori vertebrali; tutti hanno cercato la verità senza raggiungerla al 100%. Di conseguenza è limitativo affidarsi solo ad un metodo.

Occorre la capacità critica di cogliere ciò che i diversi metodi hanno in comune e le motivazioni per cui presentano delle divergenze.

È importante non affidarsi solo ad un metodo, ma sceglierlo secondo l’obiettivo da raggiungere o le necessità del soggetto. Al primo posto non deve essere il metodo, ma il benessere dell’allievo che necessita di un percorso rieducativo: la sua capacità di gestire i dolori vertebrali con un atteggiamento di fiducia e con un impegno personale, grazie alla preparazione psicofisica acquisita.

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